Nel 1992, per volontà del Prof. Tura, allora Direttore dell’Istituto Seràgnoli, viene fondata la sezione di Bologna dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma (AIL Nazionale era nata nel 1969) e fu proprio il Prof. Tura che mi propose di diventare il Presidente della neonata Associazione.
Perché fece quella proposta proprio a me? Perché nel 1982 fui curato con successo di un linfoma non Hodgkin attraverso il trapianto di midollo autologo (sono stato il 7° Paziente di Bologna), grazie anche al Dottor Paolo Ricci, ematologo e “primo trapiantatore” a Bologna, fino a qualche mese fa Responsabile dell’Assistenza Domiciliare Ematologia di AIL Bologna.
Fui onorato e felice di questa proposta, mi sembrava un bel modo per essere utile all'ematologia bolognese ed inoltre vedevo nel Prof. Tura il mio Salvatore e quindi ero davvero contento di collaborare con lui.
Unitamente allo staff di allora, lavorai proficuamente e volentieri per realizzare i programmi illuminati del Prof. Tura e del Prof. Mandelli che aveva fondato l’AIL Nazionale.
Nel 1992 la sezione ha preso le mosse grazie ad un gruppo di Volontari (circa una ventina) costituito soprattutto da ex Pazienti e dai loro familiari. Nel 1996 l’attività è stata maggiormente strutturata dotandosi di una sede e di personale dipendente. In questo modo le iniziative ed i progetti hanno potuto essere più numerosi ed avere una certa continuità. Il numero dei Volontari si è incrementato anno per anno, fino ad arrivare agli attuali oltre 500 Volontari. Questa crescita ci ha permesso di aumentare le attività di Raccolta Fondi e parallelamente i Servizi a favore dei Pazienti e dei loro familiari. La Ricerca è sempre stata uno degli obiettivi cui AIL ha dato la massima importanza poiché non esiste Assistenza senza una buona Ricerca. Quindi sempre elevato è stato lo sforzo per sostenere borse di studio per giovani Ricercatori sia per attività di Ricerca in Italia che per stage all’Estero.
Come consigliere di AIL Nazionale riportavo a Bologna le realizzazioni delle altre Sezioni e viceversa. Quindi anche seguendo l’impulso di AIL Nazionale, abbiamo prima dato l’avvio al Servizio di Assistenza Domiciliare, che poi si è grandemente sviluppato nel tempo, poi al Servizio di Accoglienza dei Volontari presso l’Atrio dell’Istituto per poi arrivare, nel 2005, a inaugurare Casa AIL (la Casa di Accoglienza di AIL Bologna), grazie al contributo fondamentale della Fondazione Isabella Seràgnoli. Inoltre abbiamo finanziato il potenziamento del Day Hospital, che oggi funziona anche al pomeriggio e al sabato mattina. Abbiamo realizzato un Servizio Navetta per agevolare gli spostamenti dei residenti a Bologna e provincia e un Servizio di Assistenza Psicologica, oggi garantito da due Medici Psicoterapeuti che offrono un supporto sia a livello ambulatoriale che nei Reparti di Degenza. Abbiamo acquistato attrezzature e macchinari da destinare ai laboratori di Ricerca e arredi e ausili per i reparti di degenza. Infine il primo dicembre del 2021, abbiamo inaugurato la Casa dei Volontari che è divenuta un luogo di Ascolto e di Accoglienza al di fuori delle mura dell’Istituto e di Casa AIL. Proprio in questa sede ad ottobre di quest’anno abbiamo attivato lo Sportello di Ascolto Telefonico.
Tutto ciò che è stato realizzato fino ad ora è stato possibile grazie ai fondi raccolti da privati cittadini, aziende e fondazioni, infatti AIL Bologna non gode di alcun finanziamento pubblico.
Trent’anni sono passati e AIL Bologna ha avuto la fortuna di essere guidata e di avere accanto persone eccezionali: a partire dal Professor Sante Tura, fondatore e faro dell’Associazione, AIL Bologna ha avuto come straordinari compagni di viaggio il Ragionier Alberto Romani (per molti anni Tesoriere e Segretario dell’Associazione), il Professor Michele Baccarani (a lungo Direttore dell’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli” e Consigliere di AIL Bologna) e il Dottor Giorgio Santi (Imprenditore e Consigliere della nostra Associazione)… Tutti cari Amici e colonne portanti di AIL Bologna che oggi ricordiamo con affetto e commozione. La strada che abbiamo davanti è ancora lunga, siamo pronti a percorrerla e siamo certi di poter contare sulla partecipazione di tutti, Medici e Ricercatori, Volontari e Donatori, per raggiungere tanti nuovi e importanti traguardi.