Sono una biologa ed ho avuto la fortuna di poter fare il lavoro che mi ero proposta fin dai tempi del liceo! Su consiglio di un amico medico, ho inserito l’esame di Malattie del Sangue nel mio piano di studi all’Università e mi sono fortemente appassionata all’argomento, la mia tesi di laurea infatti era incentrata sulla cinetica delle piastrine. Il Prof. Tura mi scelse quale tirocinante per la preparazione della tesi in Ematologia sia per la buona media dei voti negli esami sostenuti fino ad allora sia perché, in quanto faentina, meritai un punto aggiuntivo rispetto ad altri!
Non mi sembra vero… ma sono passati 40 anni da quando ho iniziato a frequentare l’Istituto di Ematologia “Seràgnoli” ed il Prof. Tura ha avuto un ruolo diretto ed importante nell’indirizzare il mio “percorso” professionale e di questo gliene sarò sempre grata! Come del resto sono grata ad AIL Bologna che ha finanziato i miei primi 3 anni da Ricercatore presso l’Università di Bologna. Questo percorso professionale è stato costellato da valide interazioni professionali ed umane con le colleghe biologhe e con i medici dell’Istituto che hanno “forgiato” la biologa che sono ora! Inoltre, l’interazione con giovani e talentuosi collaboratori ha rappresentato e rappresenta tuttora uno stimolo ed un’apertura a nuove modalità di “navigare” la Ricerca scientifica e, come si dice, di portare a casa il risultato.
I miei ambiti di Ricerca si sono evoluti nel tempo, passando da progetti focalizzati sul ruolo delle piastrine in Pazienti con leucemia e piastrinopenia immune, in collaborazione con il Dott. Luigi Gugliotta, a progetti di medicina rigenerativa e terapia cellulare, in collaborazione con il Prof. Roberto Lemoli e l’interazione con entrambi mi ha sicuramente arricchito! In anni più recenti, in collaborazione con la Dott.ssa Francesca Palandri ed il Dott. Nicola Vianelli ed in accordo con l’attuale Direttore dell’Istituto di Ematologia “Seràgnoli”, Prof. Michele Cavo, la mia attività di Ricerca si è principalmente focalizzata sullo studio del microambiente infiammatorio in corso di Mielofibrosi, Policitemia Vera e Trombocitemia Essenziale.
Di questo network infiammatorio fanno parte le vescicole extracellulari, bio-particelle circondate da una membrana e rilasciate da qualsiasi tipo di cellula. Sono presenti in tutti i fluidi biologici compreso il sangue dove svolgono funzioni di comunicazione intercellulare in condizioni sia fisiologiche che patologiche quali i tumori. Il loro meccanismo d’azione è piuttosto “intrigante”: sono pacchetti di informazioni (acidi nucleici, lipidi e proteine) che vengono secrete da una cellula e che vanno ad influenzare la funzione di un’altra cellula target.
I dati generati dal mio laboratorio e recentemente pubblicati hanno dimostrato che:
- le vescicole extracellulari di derivazione piastrinica possono essere dei biomarker predittivi di risposta alla terapia nella Mielofibrosi;
- le vescicole extracellulari di Pazienti con Mielofibrosi possono trasportare citochine infiammatorie;
- le vescicole extracellulari isolate dal sangue dei Pazienti con Mielofibrosi stimolano la sopravvivenza di cellule staminali leucemiche;
- vescicole extracellulari circolanti di derivazione umana e batterica possono identificare Pazienti con Policitemia Vera e clinica trombotica.
Con questi studi abbiamo la possibilità di identificare nuovi marcatori di malattia, di scoprire nuovi meccanismi con effetto favorente o contrastante il tumore e di individuare nuovi target terapeutici per una medicina sempre più “green” in quanto di precisione e personalizzata!