La Leucemia mieloide cronica, un tempo difficile da curare, è oggi un esempio dei grandi progressi ottenuti grazie alla Ricerca.
L’identificazione del gene BCR-ABL1 ha permesso di sviluppare farmaci mirati (inibitori delle tirosin-kinasi) che garantiscono una sopravvivenza normale alla maggior parte dei pazienti.
Le terapie possono tuttavia essere sospese solo nel 10-20% dei Pazienti, possono verificarsi tossicità di rilievo e talora la malattia non può essere curata in modo efficace.
Il contributo del nostro Gruppo comprende la sperimentazione clinica di nuovi farmaci e di nuovi schemi posologici, la valutazione della QoL, lo studio dei fattori di rischio e dei meccanismi responsabili di resistenza.
Le nuove sfide sono l’incremento dei Pazienti candidabili a sospensione del trattamento, il superamento delle resistenze ed il miglioramento della qualità della vita (QoL).
"Non si può fare ricerca senza poter contare sul lavoro di tante persone, l'AIL supporta assegnisti di ricerca, dottorandi, data manager, persone che possono contribuire a raccogliere dati e generare dati... In più consente un supporto al nostro laboratorio, cosa importantissima perché oggi è impossibile fare ricerca senza mescolare la clinica con la ricerca di base, per fare studi innovativi".
Questo è un estratto dell'intervista del Professor Castagnetti.
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