Ricordo lo spirito pioneristico con cui presentai all’allora AIL Bologna, nel dicembre del 2009, il mio progetto clinico assistenziale che prevedeva il supporto psicologico ai Pazienti oncoematologici trapiantati e i loro familiari. L’evidenza di un bisogno specifico per quel tipo di Pazienti e l’intuizione di un percorso ad hoc che li curasse psicologicamente, mi erano stati chiari sin dall’inizio della mia pratica clinica all’interno del servizio psico-oncologico universitario per l’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Non nego la mia sorpresa quando il Professore Sante Tura decise di darmi fiducia e “provare” questa opportunità per i Pazienti.
Da allora il mio lavoro in Ospedale ebbe, negli anni, una crescita esponenziale e fu per me un’esplosione di entusiasmo, sperimentazioni e conferme.
In dodici anni il Servizio di Assistenza Psicologica ha ampliato il suo bacino d’utenza, allargando le sue accoglienti braccia a tutti i Pazienti oncoematologici, diventando un servizio bisogno-relato e non più vincolato ad un solo tipo di cura. Ho raggiunto i Pazienti in ambulatorio, nei reparti, in Day Hospital, e qualche volta, eccezionalmente, persino a casa. Ho cominciato a costituire gruppi di lavoro con medici, infermieri e operatori sociosanitari, consapevole di quanto sia necessario prendersi cura di chi cura e favorire una mentalità medica in cui sia centrale la relazione con il Paziente. Negli anni, con l’aumentare delle richieste di intervento e con la mia sete di crescita e conoscenza, ho ampliato i miei titoli acquisendo nuove specifiche competenze da mettere al servizio dei Pazienti.
Dapprima sono diventata tanatologa culturale: attraverso questa formazione sono diventata esperta nella gestione delle situazioni di crisi, lutto, trauma, comunicazione difficile e infausta, non solo per Pazienti e familiari ma anche nell’educazione psico-tanatologica agli operatori sanitari. Successivamente sono diventata Ipnoterapeuta: attraverso le tecniche ipnotiche, aiuto il Paziente a gestire meglio le sofferenze del corpo e della mente e migliorare così la sua compliance al trattamento.
Oggi posso dedicarmi in maniera piena alla cura psicologica di Pazienti e familiari, impostando un servizio personalizzato, adattato alle esigenze dei singoli, garantendo percorsi di psicoterapia, incontri di counselling, Assistenza Psicofarmacologica, sedute di ipnosi clinica, ai Pazienti, ai familiari (genitori, figli, coniugi), alla coppia. In questi ultimi due anni, l’avvento della pandemia e le misure di contenimento del Covid-19 hanno reso la missione di aiuto più difficile e complicata, ma di fatto non mi hanno impedito di assistere e curare, trovando nuovi mezzi e modi alternativi per stare vicino, anche da lontano. Di recente, AIL Bologna ha condotto uno studio innovativo che valutasse concretamente l’impatto sociale del Servizio proprio nell’anno più difficile, il 2020. I risultati di questa analisi hanno confermato quanto l’Assistenza Psicologica sia stata in grado di soddisfare i Pazienti nei loro bisogni, nonostante i limiti della pandemia, migliorando e risolvendo il loro disagio emotivo e psichico.
E poiché non si smette mai di crescere, nel 2021 AIL Bologna ha scelto di ampliare questo Servizio di Assistenza inserendo una nuova risorsa, la collega Cinzia Fierro, che svolgerà il supporto psicologico ai Pazienti in regime di ricovero. In qualità di Responsabile e Coordinatrice dell’Assistenza Psicologica di AIL Bologna ODV, sono lieta di darle il benvenuto. A lei, il mio augurio di una collaborazione proficua insieme e di una nuova prima esperienza ospedaliera ricca di emozioni ed entusiasmo.