Nel 2021, AIL Bologna ha incontrato la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e l’importante contributo che la Fondazione ha scelto di affidare alla nostra Associazione ci onora e ci gratifica. Grazie a questo generoso supporto, possiamo avere parte nello sviluppo di una rilevante area di Ricerca Scientifica, svolta all’interno dell’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli”.
"Siamo onorati di poter contare, oggi, sul supporto di questa pregevole Fondazione e grati al suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, per il contributo che ci viene offerto nell’ambito della Ricerca Scientifica e che ci impegneremo a valorizzare al meglio." - Afferma il Dottor Gaetano Bergami, Presidente di AIL Bologna – “Il lavoro nell’Assistenza e il sostegno all’Ospedale nel prendersi cura dei Pazienti è per noi essenziale, ma l’impegno nel finanziare la Ricerca Scientifica, contribuendo così all’individuazione di nuove terapie che possano migliorare la vita dei Pazienti, è la nostra priorità”.
Con il desiderio di conoscere meglio l’impegno di questo importante ente, abbiamo posto alcune domande alla Professoressa Alessandra Taccone, Direttore Generale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.
D. Professoressa Taccone, la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, di cui Lei è Direttore Generale, ha il Mediterraneo nel DNA, ha una visione e un raggio internazionali: quali sono le aree di azione e di impatto del vostro operato?
R. La Fondazione Terzo Pilastro, oggi “Internazionale”, di cui mi onoro essere il Direttore Generale, è nata per volontà del Presidente Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele nel 2008 come Fondazione “Mediterraneo”, perché la Fondazione Roma, di cui Egli è stato per molti anni Presidente ed è attualmente Presidente Onorario, aveva ed ha una connotazione territoriale ben precisa, limitata alla città di Roma e al Lazio. Al Prof. Emanuele è sembrato pertanto indispensabile attivare una presenza operativa nelle aree che, per le loro tradizioni millenarie e culture, sono più vicine a noi, ovvero quelle appartenenti al bacino del Mediterraneo.
Il Mediterraneo, infatti, è il mondo dal quale si sono mosse le grandi civiltà nei secoli – greche, romane, bizantine, arabe, francesi, spagnole e così via – e che ha visto anche nei Paesi rivieraschi (Marocco, Libia, Tunisia, Egitto) la nascita e lo sviluppo di civiltà, tradizioni e culture di altissimo livello. Per questa ragione, per anni ci siamo spesi a favore di queste aree e successivamente, a seguito dell’espansione del nostro operare in Siria, in Giordania, in Israele, in Iraq e altrove, abbiamo mutato la nostra denominazione da “Mediterraneo” in “Internazionale”, che è quella che attualmente ci connota.
D. L’impegno nel sostenere la Ricerca Scientifica esiste per Voi da sempre con la stessa intensità o tale interesse è cresciuto dall’inizio della Pandemia?
R. La Sanità e la Ricerca scientifica ad essa applicata costituiscono, fin dalla nascita della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, due dei settori di intervento prioritari definiti per Statuto, accanto a quello dell’Aiuto ai meno fortunati, all’Istruzione e formazione e all’Arte e cultura.
Basti pensare – a titolo di meri esempi – alla collaborazione in essere ormai da molti anni con la Fondazione “Biogem” di Ariano Irpino, primario istituto di biologia e genetica molecolare in cui la Fondazione ha fatto il proprio ingresso, in sinergia con importanti atenei e centri di Ricerca come l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università Bicocca di Milano, l’Università degli Studi del Sannio, la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); oppure alla creazione, a Malta, dell’”Emanuele Cancer Research Foundation Malta” (ECRFM), uno dei centri di eccellenza del Mediterraneo per la Ricerca sul cancro, realizzato in collaborazione con l’Università di Malta e la Presidenza della Repubblica di Malta, presso il Biomedical Sciences Building della stessa Università.
Naturalmente, però, con l’avvento della pandemia abbiamo deciso di intensificare la nostra azione in questi campi, non tralasciando neppure l’ambito dell’aiuto ai meno fortunati, che ci è sembrato ugualmente prioritario a fronte della grave crisi economica causata da quella sanitaria (e oggi, purtroppo, anche dalla guerra). Ad esempio, tra il 2020 e il 2021, abbiamo donato a varie riprese buoni-pasto per le famiglie maggiormente colpite dalla crisi post-pandemia e perciò più bisognose, per un importo complessivo di più di un milione di Euro, nei Comuni del Meridione d’Italia (Napoli, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Palermo, Trapani, Enna, Agrigento, Catania, Siracusa e Messina), oltre che in Sardegna, nel Comune di Todi e – all’estero – a Malta. Analogamente, lo scorso anno abbiamo stanziato l’importo complessivo di 900.000 Euro da destinare all’acquisto di dispositivi di protezione individuali e dispositivi medici necessari per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, che sono stati distribuiti direttamente dai Comuni alle strutture ospedaliere interessate ubicate nel Sud Italia.
D. Esistono Fondazioni come la vostra che hanno fiducia in Organizzazioni Non Profit attive in ambiti specifici come AIL: che valore ha per voi questa rete di interazione e collaborazione?
R. Un valore direi fondamentale, in quanto è attraverso la rete delle organizzazioni e associazioni non profit territoriali che l’operatività della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale può esplicarsi appieno.
La Fondazione Terzo Pilastro, infatti, è una fondazione di erogazione, ovvero un ente preposto a distribuire a terzi i fondi destinati all’attività istituzionale per la realizzazione del proprio scopo statutario. Naturalmente siamo sempre molto attenti e scrupolosi nel valutare l’affidabilità dei nostri interlocutori, che in primo luogo devono necessariamente essere – appunto – associazioni o organizzazioni senza scopo di lucro, ed inoltre debbono dimostrare di perseguire scopi in linea con le nostre aree di intervento e adottare modelli di gestione virtuosi.
Per fare un esempio concreto di come si instaurano queste feconde collaborazioni ed interazioni, basta fare riferimento al nostro Sportello della Solidarietà, che nasce proprio con l’obiettivo di sostenere e incentivare la realizzazione di iniziative di natura sociale fondate sui valori della solidarietà, della mutualità, dell’inclusione e della promozione sociale di gruppi svantaggiati. Esso opera con la modalità del bando aperto, senza scadenza, e vi si possono rivolgere spontaneamente gli enti non profit interessati a proporre, ai fini della eventuale concessione di un contributo, progetti ed iniziative nei settori di intervento propri della Fondazione, già menzionati.
“Le giovani generazioni rappresentano la speranza per il futuro, specie in settori come quello della Ricerca Scientifica”
D. Al centro dell’operato della vostra Fondazione c’è spesso il sostegno ai giovani: che ruolo auspicate abbiano i giovani nella Ricerca Scientifica come quella che avete finanziato attraverso AIL Bologna?
R. Le giovani generazioni rappresentano la speranza per il futuro, specie in settori come quello della Ricerca scientifica, che progredisce di continuo e che, anche in ambito sanitario, oggi ha raggiunto risultati impensabili fino ad appena vent’anni fa nelle cure di molte patologie.
La Ricerca dal titolo “Studio dell’infiltrato immunologico e del profilo immuno-metabolico di Pazienti affetti da leucemia acuta”, che Voi di AIL Bologna state portando avanti all’interno del Policlinico Sant’Orsola con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro, e che ha lo scopo di identificare le modificazioni immunologiche responsabili della resistenza alle terapie contro questa terribile malattia, è un esempio di quanto sia importante finanziare la Ricerca in Italia e all’estero nonché, a monte, del fondamentale ruolo svolto dalla formazione dei giovani.
Per questa ragione la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale è in prima linea anche nel settore dell’istruzione e formazione universitaria e post-universitaria: basti pensare – anche in tal caso per citare solo un esempio – al progetto triennale 2021- 2024 da noi realizzato in collaborazione con il Consorzio Mebic e con l’Università San Raffaele di Roma. L’obiettivo è quello di offrire a 20 Ricercatori ogni anno, provenienti da molte delle più importanti istituzioni universitarie dei Paesi del Sud del Mediterraneo e del Medio Oriente, la possibilità di accedere a periodi di alta formazione in Italia di almeno un anno, consentendo sia a Ricercatori giovani che a quelli più esperti di acquisire competenze di primario livello, nell’ambito delle diverse aree di Ricerca medica e scientifica di cui il Mebic si occupa.
“Come Referente Scientifico del progetto” - afferma il Dottor Antonio Curti, Ematologo dell’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli” e Coordinatore del lavoro nell’ambito di Ricerca Scientifica sostenuto dalla Fondazione – “esprimo un particolare ringraziamento alla Professoressa Taccone e alla Fondazione da lei diretta per il supporto e per la disponibilità a finanziare il nostro studio che sta già generando i primi, rilevanti risultati”.
Alla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, GRAZIE da tutta AIL Bologna per l’importante cammino che stiamo percorrendo insieme