Questo per me è un momento molto particolare perché diventare il Direttore dell'Istituto di Ematologia "L. e A. Seràgnoli" è un grande onore e allo stesso tempo rappresenta un impegno morale e scientifico.
Per comprendere il significato di queste mie parole diventa fondamentale sapere che sono entrato in questo Istituto in punta di piedi ma con grande interesse nell'ottobre del 1982 come studente del IV anno di Medicina.
Ricordo come fosse ieri che chiesi un appuntamento al Prof. Tura per valutare se vi era la possibilità di frequentare con l'idea di poter preparare la mia tesi di laurea sui linfomi (materia che mi aveva affascinato durante le sue lezioni). Ecco, da quel momento sono entrato in "questo mondo" unico dove il paziente è stato ed è sempre al centro di tutte le giornate e dove il concetto del mio Maestro Sante Tura "una buona assistenza clinica permette di ottimizzare la miglior ricerca clinica" è stato il primo comandamento dentro a queste mura.
Il paziente è il fulcro della nostra attività e questo concetto comporta ed innesca l'attuazione e l'ottimizzazione di quello che è l'approccio diagnostico e terapeutico teso a migliorare i risultati e, contemporaneamente, ad aumentare in maniera significativa la percentuale dei pazienti "guariti". Questo è stato sempre il nostro rapporto con il paziente e tutto questo ci ha portato ad essere una realtà assistenziale e di ricerca avanzata conosciuta in tutto il mondo.
Sicuramente l'innovazione tecnologica degli ultimi anni nell'ambito della produzione di farmaci/approcci terapeutici "chemo-free" ha permesso di alzare l'asticella delle remissioni complete in molte delle patologie onco-ematologiche e contemporaneamente di ridurre la tossicità della "vecchia" chemioterapia antiblastica con l'automatico incremento della qualità di vita in corso di terapia. In questo ambito la nostra forza è quella di essere in una situazione ottimale potendo offrire ai nostri pazienti (bolognesi, della provincia, della regione ma anche di altre 12 regioni italiane) la possibilità di accedere anche ad oltre 230 trial clinici di farmaci sperimentali in tutte le patologie onco-ematologiche offrendo quindi la potenziale opportunità terapeutica per quei pazienti che non hanno risposto alla terapia ad oggi considerata convenzionale.
Quindi l'avventura del "Seràgnoli" continua in questo mondo terapeutico sempre più innovativo mantenendo, allo stesso tempo, quel concetto, quel modo di essere, quella filosofia di vita di considerare al centro della nostra giornata il paziente e la sua famiglia a tutto tondo.
Prof. Pier Luigi Zinzani
Articolo pubblicato su AIL Bologna News N. 2 - 2024