Avere un’Azienda sostenitrice a cui ci si è rivolti decine di volte e ricevere sempre un “sì”.
Non un “sì” automatico. Un “sì” che ha sempre richiesto una motivazione approfondita, valida, una spiegazione che potesse assicurare che quel sostegno fosse un buon investimento per vincere i Tumori del Sangue.
Avere accanto un’Azienda non solo sostenitrice, ma partecipe. Un’Azienda che ascolta le tue proposte e le accoglie e che, tante volte, è lei a proporre! Perché ti guarda, è interessata a osservare da lontano le necessità dell’Associazione, ma anche le sue potenzialità. Perché è entusiasta della propria causa, del proprio lavoro, in questo caso potremmo dire senz’altro del proprio “spirito”… ed emana questo entusiasmo rivolgendolo anche verso chi aiuta.
Avere un’Azienda a cui rivolgersi che ha fiducia in te.
Che regalo è per AIL Bologna ricevere il supporto di Fabbri 1905 e, dal 2015, avere la gioia e l’onore di lavorare con questa Azienda!
Se dovessimo definirla come Donatrice della nostra Associazione, potremmo dire che la famiglia Fabbri dona in modo non scontato, ma molto sentito. Non assicurato, ma affettuosamente partecipe. Non meccanico, ma sempre pensando al bene dell’Associazione… E se dovessimo scegliere una sola definizione, potremmo dire che Fabbri 1905 dona in modo naturale.
Dopo uno degli ultimi contributi ricevutI prima di Natale, abbiamo scritto un WhatsApp di ringraziamento al Dottor Nicola Fabbri, CEO dell’Azienda, e lui immediatamente ci ha risposto con un messaggio semplice… che ci ha emozionato: “Se solamente un malato potrà essere aiutato dai nostri sforzi o una famiglia consolata e supportata durante la cura del proprio caro… ne sarà valsa la pena! Buon Natale”.
Abbiamo raggiunto il Dottor Fabbri per una breve intervista che desideriamo condividere con voi!
AIL Bologna: Dottor Fabbri, era il 2015 quando l’Azienda della sua famiglia, che porta il nome di Bologna in tutto il mondo, ha iniziato a sostenere con entusiasmo la nostra Associazione. Fabbri 1905 ha da subito avuto fiducia nell'impegno di AIL!
Nicola Fabbri: “Tra le molte attività e iniziative che sosteniamo con convinzione ogni anno, la collaborazione con AIL è tra le più sentite, soprattutto perché si occupa di patologie che colpiscono prevalentemente i giovani, il nostro futuro.
In Fabbri pensiamo che per sensibilizzare questa fascia d’età si debbano mandare messaggi molto seri anche con allegria, nei luoghi e nelle occasioni predilette dal pubblico giovane.
È con questo spirito che, ad esempio, nel 2015 ho pensato a Cockt-AIL, una delle iniziative comuni che hanno riscosso più successo sia come partecipazione sia come raccolta fondi a favore della vostra Associazione. Di anno in anno, cresce il numero dei locali della movida cittadina e dei bartender che si mettono in gara durante questo “giro d’Italia” benefico, subito sposato da AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) e in Fabbri ne siamo molto orgogliosi.
Mi piace ricordare che nel 2017 è nato lo spin-off di Cockt-AIL, Cockt-AIL Junior, gara tra allievi delle scuole alberghiere che si sfidano presentando creazioni originali e rigorosamente analcoliche (sempre dedicate ad AIL) per sposare anche l’altro nostro impegno verso i giovani: l’invito costante al bere moderato e responsabile.
AB: Dall’averci regalato un sito internet che permette all’Associazione di farsi conoscere e di raccogliere fondi; al sostegno diretto della Ricerca Scientifica; al gift in kind attraverso l’offerta di Panettoni e Colombe all’Amarena Fabbri per in nostri cataloghi delle campagne di Natale e di Pasqua; all’amato “Cockt-AIL”, il concorso che ha aperto le porte del mondo del Bartending ad AIL in tutta Italia… Esistono dunque tanti modi in cui un’Azienda può dedicarsi alla solidarietà? C’è stata una di queste azioni che è stata particolarmente importante per Voi?
NF: “Oltre a Cockt-AIL e Cockt-AIL Junior che ho già ricordato e che si muovono per andare incontro ai giovani nei luoghi che prediligono e con i linguaggi che sono a loro più congeniali, il nostro impegno va alla Ricerca: seguiamo con particolare attenzione il lavoro della Dottoressa Valentina Salvestrini, biologa dell’Istituto “L. e A. Seràgnoli”, “Il gusto amaro della Leucemia” che apre un nuovo importante scenario nella cura della Leucemia. Rappresenta infatti una novità assoluta che potrebbe consentire di mettere a punto una cura meno invasiva rispetto alla tradizionale chemioterapia”.
AB: Cosa vede nel futuro di Fabbri 1905? E cosa augura alla nostra AIL per il futuro?
NF: “Il sodalizio tra Fabbri 1905 e AIL è nato nel 2015, in concomitanza con le celebrazioni per il centenario della nostra Amarena. Un sodalizio fatto di sostegno economico, ma anche impegno comunicativo portato avanti con nuove formule e linguaggi. L’augurio che vorrei che accomunasse la nostra azienda e AIL è quello di celebrare assieme ancora tanti anniversari, costellati da tappe importanti e sempre più risolutive per le patologie di cui AIL si occupa”.
Attraverso questo articolo e questa intervista al Dottor Nicola Fabbri, desideriamo ringraziare tutta la Famiglia Fabbri, con un ricordo sempre vivo per il Dottor Andrea Fabbri, e desideriamo rivolgere un “Grazie” ad Angelo Borrillo (Presidente di AIBES), al caro Marco Del Bianco (fra gli Organizzatori di CocktAIL), alla Dottoressa Antonella Tolomelli e a tutti membri di questa Azienda per noi davvero speciale.